Tre chiazze spelacchiate

Tre chiazze spelacchiate

I Raccontastorie – Fascicolo 13

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      05 - Tre chiazze spelacchiate

 

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Martino aveva invitato me e tutti gli altri amici alla sua festa di compleanno. La mamma allora mi disse: «Ti taglierò i capelli, così sarai più carino per la festa.» «Non tagliarmeli troppo!» la pregai. «Ma se sono lunghissimi», tagliò corto lei sforbiciando. Quando mi guardai nello specchio, mi accorsi che me li aveva tagliati… troppissimo. E c’erano tre chiazze spelacchiate sulla mia testa! «In queste condizioni non mi riuscirà certo di divertirmi alla festa di Martino» pensai. Coprii le chiazze spelacchiate

col mio cappello da cowboy e uscii a giocare. «Com’è che porti il cappello?» chiese Gigi. «Perché mi va» risposi. «Ma fa caldo», rincarò Diana. «Ti suderà la testa.» «Sudare fa un gran bene alla testa. Fa crescere i capelli più in fretta, non lo sai?» «Noi stavamo andando a comprare un regalo di compleanno per Martino» disse Diana. «Vieni con noi?» «Va bene.» Ma fra me pensavo: «Io forse non ci andrò alla festa di Martino, con queste tre chiazze spelacchiate e con il cappello da cowboy in testa.» Nel negozio c’erano tutti i miei amici che compravano regali per Martino. «Come mai quello lì porta

 

Non mi tolsi il cappello nemmeno a scuola. «Ma perché non ti togli il cappello?» chiese la maestra. «Non posso» risposi. «Devo coprire le chiazze spelacchiate» soggiunsi fra me. Non mi tolsi il cappello nemmeno a tavola. Il babbo disse: «Togliti il cappello quando sei a tavola.» Papà ha una grande pelata. Gliela guardai e capii che non avrei potuto spiegare proprio a lui che mi vergognavo delle mie tre chiazze spelacchiate. Dopo cena andai in camera mia, chiusi la porta a chiave e mi guardai allo specchio per vedere se mi erano cresciuti i capelli. Non erano ricresciuti affatto. «Se vado a letto col cappello» pensai, «la testa mi suderà tutta la notte e magari i capelli cresceranno.» Come prima cosa al mattino mi guardai allo specchio: le tre chiazze erano sempre lì. Gigi e Diana vennero a prendermi a casa. «Sei pronto per la festa?» chiese Gigi.

il cappello da cowboy?» chiese l’uomo dietro il banco. «Lo fa per sudare» rispose Diana. «Il sudore fa crescere i capelli più in fretta» dissero Gigi e Diana insieme. Pensai che avevo proprio dei buoni amici! Sempre con la parola pronta!


«Sì» risposi «ma non mi divertirò.» «Hai intenzione di venire con quel cappello da cowboy?» mi chiese Diana. «Sì» e pensai fra me: «Nessuno va a una festa di compleanno con tre chiazze spelacchiate in testa.» Ci incamminammo tutti insieme verso la casa di Martino, ognuno col proprio regalo (io in più avevo le mie tre chiazze spelacchiate!)

Quando suonammo il campanello, la mamma di Martino venne ad aprirci. Era molto in collera: «Gli altri ragazzi sono già arrivati, ma Martino non vuole uscire dalla sua stanza.» Andai di sopra e infilai la testa nella stanza di Martino. Il mio amico si stava guardando allo specchio e piangeva. «Non vieni alla tua festa?» gli chiesi. «No» mi rispose lui, «perché sono ridicolo.» Martino era vestito di tutto punto e a me sembrava perfettamente a posto. «A me non sembri ridicolo!» «La mamma mi ha tagliato i capelli e mi ha fatto un sacco di chiazze qua e là» piagnucolò Martino. Lo guardai più da vicino ed era vero! Martino aveva anche lui delle chiazze spelacchiate! La mamma di Martino è proprio come la mia. Anche a lei capita di sforbiciare troppo! Con un sospiro di sollievo mi tolsi il cappello da cowboy e mostrai a Martino le mie chiazze spelacchiate. «Tanti auguri, Martino» gli dissi e scoppiammo in una risata. Scendemmo tutti e due con la nostra testa spelacchiata e ci divertimmo un sacco.

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