Dodo e la pignatta d’oro

I Raccontastorie – Fascicolo 6

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      02 - Dodo
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Dodo è uno che ha sempre Un giorno, mentre rosicchiava il fianco fame. Mangerebbe di una montagna, lo vide un ladro e pensò perfino i sassi e spesso lo fa… “che stesse cercando l’oro.

«Voglio subito il tuo oro!» gridò «Beh, a parte i raggi d’oro del sole, puntandogli addosso l’archibugio. su cui mi piace ballare!» «Ma… ma io non ne ho…» farfugliò Dodo. E Dodo si esibì in un balletto.

«Se sai ballare su un raggio di sole» gli disse I ladro, «sai farlo anche sull’arcobaleno.» «Si capisce» rispose Dodo.

«Beh, c’è una pignatta d’oro alla fine dell’arcobaleno. Portamela qua o ti stacco il becco!»


Così Dodo danzò fino alla cima dell’arcobaleno con il sole negli occhi e la pioggia che gli bagnava le piume.

Dall’altra parte, in fondo all’arcobaleno, c’era la pignatta. Dodo la sollevò con il becco.

Ma mentre tornava sui suoi passi, l’arcobaleno cominciò a svanire.

Sotto di lui il ladro gli gridò: E Dodo glielo buttò. Ma «Presto, buttami l’oro, prima la pignatta era così pesante che l’arcobaleno svanisca!» che spiaccicò il ladro…

… e le monete caddero per terra in un mucchio dorato. Dodo non sapeva che farne. «Potrei lasciarle qui», pensò.

«Ma è peccato sprecare il denaro.» E se le mangiò.


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