Il primo Natale

Il primo Natale

I Raccontastorie – Le più belle storie di Natale 1983

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      12 Il primo Natale

 

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La storia di Gesù ebbe inizio in Palestina circa duemila anni fa. Nel villaggio di Nazareth viveva una giovane donna chiamata Maria, promessa sposa di Giuseppe il falegname. Una sera, mentra Maria stava dicendo le sue preghiere, le apparve l’Angelo Gabriele. «Non temere», le disse. «Vengo a te come messaggero del Signore. Ti annuncio che sei stata prescelta per diventare la madre di Gesù, che tutto il mondo conoscerà come il Figlio di Dio.»

Nel frattempo, nella lontana Roma, l’Imperatore Cesare Augusto ordinò che tutti gli abitanti del suo vasto impero venissero tassati, e quindi anche in Palestina ognuno doveva ritornare al suo paese d’origine per essere censito. Giuseppe apparteneva alla stirpe del re David e così dovette tornare con sua moglie a Betlemme, l’antica città del suo Re. Fu un lungo viaggio attraverso una terra arida e brulla. Maria cavalcava un asino e Giuseppe lo conduceva. Miglio dopo miglio, camminarono sotto un sole cocente e spietato. Finalmente una sera giunsero a destinazione. La città era gremita di gente venuta per il censimento. Giuseppe guidò l’asino attraverso viuzze affollate, in cerca di un luogo dove passare la notte, ma tutte le locande e le case erano stracolme. Stanchi e affamati, Giuseppe e Maria cominciavano a disperare di trovare un alloggio, quando un buon locandiere ebbe pietà di loro. «Non posso offrirvi un letto nella locanda, ma potete passare la notte nella stalla. Il tetto è solido e la paglia è calda e asciutta.» Maria e Giuseppe lo ringraziarono per la sua bontà e il locandiere li portò nella stalla. Aiutò Giuseppe a sistemare l’asino e preparò un giaciglio di paglia per Maria.

Nel frattempo, in Oriente, molto lontano da lì, vivevano tre uomini sa e istruiti, i Re Magi, che studiavano il movimento degli astri. Una sera, mentre guardavano ver est, notarono una stella mai vista prima e rendendosi conto che annunciava un grande avvenimento, decisero di seguirla. La stella illuminò il loro cammino verso Gerusalemme. Quando infine vi arrivarono, andarono direttamente al palazzo di Re Erode e chiesero udienza. «Cerchiamo il fanciullo la cui nascita è stata annunciata dalla stella sorta a est. Egli dovrà diventare il Re dei Re e siamo venuti a rendergli omaggio.» Erode divenne furioso all’udire quella notizia, ma non lo dette a vedere davanti a loro.
«Che cosa hanno predetto i vecchi profeti?» chiese. «Essi ci dicono che Cristo Re nascerà a Betlemme.» Erode ordinò ai tre Re Magi di cercarlo, «Quando l’avrete trovato venite a riferirmelo, perché io possa venire ad adorarlo.» I tre saggi non sospettavano che Erode volesse fare danno al fanciullo e glielo promisero.

Poi, tornarono a farsi guidare dalla stella cometa. Intanto, nei campi intorno a Betlemme, i pastori accudivano le loro greggi. L’aria della notte era fredda e il cielo pieno di stelle. Improvvisamente una luce abbagliante si accese sopra di loro e apparve una strana figura. «Non temete» disse l’Angelo del Signore. «Sono il messaggero di Dio e sono venuto a portare la lieta novella al mondo intero. Gesù, il Figlio di Dio, nascerà stanotte nella città di David. Troverete il neonato in una stalla, coricato in una mangiatoia.» E sopra i pastori attoniti, tutto il cielo si illuminò e dove poc’anzi c’era un angelo, ora ve ne erano migliaia e tutti cantavano: «Gloria a Dio nell’alto
nei Cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà.» Poi la luce si dissolse e la musica celestiale fini. I pastori rimasero in silenzio mentre le ultime note svanivano nell’aria. Infine uno di loro parlò. «Andiamo tutti a Betlemme a dare il benvenuto a Gesù, che è Cristo nostro Signore.» E lasciando le loro pecore nei campi, si affrettarono giù per la collina verso la città. Intanto, a Betlemme, Maria si era coricata sul giaciglio di paglia che il locandiere le aveva preparato.

Improvvisamente emise un grido e Giuseppe la prese fra le braccia per confortarla. Maria gli sfiorò dolcemente il viso, «Il Figlio di Dio sta per arrivare» disse. E così fu che Maria dette alla luce suo figlio in una stalla. Lo tenne vicino per riscaldarlo e Giuseppe si tolse il mantello e ne fece una coperta, Maria lo avvolse nel panno caldo e lo mise a giacere nella mangiatoia.
Quando arrivarono i pastori, videro un bue, un asino e gli altri animali circondare mansueti il neonato. Così fu che le prime persone ad accogliere il Figlio di Dio non furono re, principi o uomini potenti, ma semplici pastori. Dopo di loro arrivarono i tre Re Magi, guidati dalla stella. Quando videro Gesù, furono sopraffatti dalla gioia, perché sapevano che era il Re annunciato dalle profezie. Inchinandosi profondamente, gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. In ricordo di quella notte di 2000 anni fa, ancora oggi molti popoli della terra festeggiano il Santo Natale.

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