Le macchine di Ford

Le macchine di Ford

I Raccontastorie – Fascicolo 12

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      02 - Le macchinine di Ford
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Ford aveva una gran passione per le macchinine. Le riparava quando si rompevano, le riverniciava, cambiava
loro le ruote quando si bucavano e… le battezzava: Minnie, Baby, Razzo, Bongo, Grinta, VW…
Un pomeriggio di sole Ford cominciò a scavare in un angolo del giardino vicino al bosco.
Lavorò per ore e tutte le macchinine si chiedevano cosa stesse facendo.
Alla fine si scoprì che era una magnifica autostrada per macchinine…
… con tunnel e cavalcavia e raccordi e montagne russe.

Mentre le auto filavano allegramente sulla loro nuova pista, la mamma chiamò Ford per la merenda.
Ora, dovete sapere che dietro un cespuglio c’erano due orchetti che avevano visto tutto.
Appena Ford se ne fu andato, saltarono Poi si caricarono i sacchi in spalla fuori dal cespuglio, rapirono le macchinine e ritornarono alla loro catapecchia e le ficcarono dentro due sudici sacchi. in fondo al bosco.
I mostriciattoli scaraventarono le macchinine «Strappiamogli le ruote» continuavano in un’orribile gabbia e rimasero lì a mugolare. «Strappiamogliele, dai. covare con gli occhi la loro preda. Mangiamocele subito!»

Le macchinine si strinsero fra loro tremando per lo sgomento: «Povere noi, cosa faremo?» chiese Minnie. «Potrei provare a sfasciare le sbarre» disse Grinta. «Non serve» sospirò VW. «Speriamo che Ford venga ad aiutarci.»
«Uno di noi deve andare a cercare Ford» disse Bongo. «Andrò io» si offrì Razzo, «io sono il più veloce!» «Sì, ma io sono la più piccina» saltò su Baby, «e posso scivolare fra le sbarre.» «Caspita!» fece Minnie «tu sì che sei coraggiosa.»
Così, tutte le macchinine aiutarono Baby a scivolare fra le sbarre. I mostriciattoli che rimestavano nel
loro calderone mugolando… non videro la piccola macchina rosa scivolare fuori dalla porta.

Baby si fece strada lentamente tra i boschi, oltre foglie enormi, ragni mostruosi e lumache bavose. Il posto era spaventoso e lei non sapeva da che parte andare.
Dopo un po’, si avvicinò ad una grossa rana verde. «Per piacere, lo sai dov’è la casa di Ford?» «No, non lo so», gracidò la rana, «mi dispiace.» E saltò via.
Baby era proprio scoraggiata. «Mi sono persa! Che farò, ora?» Ma in quel momento vide un uccello nero che saltellava davanti a lei e gli corse incontro. «Scusi tanto, lei non sa mica
dove si trova la casa di Ford?» «Certo che lo so. Ci ho svolazzato sopra tante volte. Se vuoi, ti ci posso portare! Vediamo un po’… attenta, potrei farti un po’ male.»
L’uccello nero afferrò Baby con le zampe dalla parte del bagagliaio e volò via sopra i boschi.
Dopo un po’ Baby vide la casa, e proprio in fondo al giardino c’era Ford che cercava dappertutto le sue macchinine scomparse… (Riuscirà Ford o salvare le macchinine? Scoprilo sul prossimo numero)