Bastoncello e l’albero di Natale

Bastoncello e l'albero di Natale

I Raccontastorie – Le più belle storie di Natale 1983

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      04 Bastoncello e l'albero di Natale
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In una fredda mattina d’inverno, Bastoncello si svegliò ed ebbe la sorpresa di trovare il Bosco Intricato trasformato da una coltre di candida neve scintillante.

«Abigaille, guarda!» disse prendendo il cappello. «La neve!» Abigaille, la ragnetta magica, si affacciò alla sua porticina, avvolta in una coperta e stringendo a sé una minuscola bottiglia di acqua calda. «Lo-lo sso», disse tremando di freddo, mentre i suoi otto ginocchi sbattevano

l’uno contro l’altro. «Il tuo cappello sembra un frigorifero!»

Bastoncello corse giù per le scale e trovò Nonna Nodo intenta a mescolare il dolce di Natale in una grande ciotola. «Vediamo un po’» mormorava.

«Una goccia di succo di ortica, uno spruzzo di distillato di fungo e… oh, ciao Bastoncello!» «Salve, Nonna. Posso andare fuori a giocare con la neve?» «Certo, caro. Anzi, senti, tra poco andrò a cercare un bell’albero di Natale da mettere in salotto. Perché intanto non vai dal signor Inganni a comprare le decorazioni, eh?»

Bastoncello non se lo fece dire due volte! Afferrò il cappotto e la sciarpa e corse tutto eccitato attraverso il Bosco Intricato. Si divertì un mondo a giocare con la neve, scivolando giù per la

collina e fece una battaglia a palle di neve con gli Alberi del Solletico. Infine raggiunse il Carrozzone delle Sorprese del signor Inganni, posto in un angolo di un grande prato coperto di neve: il resto del mercato ambulante restava chiuso tutto l’inverno, ma il signor Inganni faceva sempre affari d’oro. Bastoncello entrò nel Carrozzone e trovò il proprietario intento a cuocere dei biscotti in forno. «Vieni avanti, ragazzo, vieni avanti» disse affabilmente. «Cosa posso fare per te, eh?» «Per piacere, signor Inganni, vorrei le decorazioni più belle che ha in negozio, per il nostro albero di Natale.»

Il signor Inganni  si arrampicò su una vecchia scala traballante e trovò, ”`-schiacciata tra una pendola arrugginita e una pompa da bicicletta azionata a gas, una grande scatola di cartone, piena di decorazioni: lampioncini, candeline e palle,di vetro multicolori. Gli occhi di Bastoncello brillarono alla vista di quelle meraviglie. «Quanto .le devo?» «Ooh, questo è il mio regalo di Natale» disse il signor Inganni con un gran sorriso, «e ti prego di dare a quella birbona della tua Nonnetta un bacetto natalizio da parte mia!»

Bastoncello ringraziò mille volte e si mise a correre verso casa. Pensò che avrebbe fatte ftiù presto passando dal Ruscello def’1..irtilli, dato che l’acqua era ghiacciata. Ma, per sfortuna, poiché Bastoncello non aveva mai corso sul ghiaccio, appena i suoi piedi toccarono la superficie scivolosa, le gambe gli andarono ognuna per conto proprio mandando la scatola con le decorazioni a frantumarsi per terra. «Oh, poveri noi! E ora? Si è rotto tutto!»

Abigaille osservò il disastro dall’alto della sua porticina «Beh, faremmo meglio ad andare a casa. Tu corri ed io intanto sfoglierò il mio libro degli incantesimi.» Quando arrivarono a casa, Bastoncello trovò un bell’abete in un vaso, con un biglietto attaccato ad un ramo, che diceva: «Caro Bastoncello, sono uscita a raccogliere un po’ di legna per il camino. Spero che al mio ritorno troverò l’albero già decorato. Baci, Nonna.» Bastoncello si accasciò su una sedia e sospirò. «Non disperarti», lo rincuorò Ikr8Abigaille. «Ho trovato la magia giusta» e tirò fuori la bacchetta magica. «Succo di neve, lago gelato,

ecco l’albero già decorato.» Ci fu un terribile BANG ed un bellissimo lampo blu, ma di decorazioni nemmeno l’ombra. «Oh, Bastoncello, come mi dispiace!


Speravo proprio che almeno per Natale la mia magia avrebbe funzionato!» Ma proprio in quel momento la Nonnina entrò correndo in cucina. Il suo sorriso era raggiante. «Che sorpresa meravigliosa!» gridò togliendosi la neve dalla punta del naso. «Quando ti ho chiesto di decorare l’albero non pretendevo davvero che tu facessi dei miracoli!!» Bastoncello confuso uscì all’aperto e rimase di stucco. La casa-albero, dalla cima alle radici, era decorata come un enorme albero di Natale. «Oh, Abigaille, ha funzionato!» rise e\– felice. «Ha funzionato davvero!»

In quel momento apparve i1 signor Inganni con un grande paniere in mano. «Ma che splendido lavoro hai fatto, ragazzo» disse mentre Bastoncello strizzava l’occhio ad Abigaille, poiché nessuno sapeva che la ragnetta era magica, nemmeno Nonna Nodo. «Che cosa c’è in quel paniere?» chiese Bastoncello incuriosito. «Oh, è solo un pranzetto di Natale, non mi andava proprio di mangiare da solo.» Si sedettero tutti a tavola e fu il Natale più bello che avessero mai trascorso.

 

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